Come rafforzare e rilanciare l’identità della scuola salesiana? Partendo dai giovani. Questo lo snodo centrale delle riflessioni che hanno animato le tre giornate del convegno nazionale del CIOFS SCUOLA FMA, tenutosi a Roma dal 27 al 29 ottobre presso la Domus Urbis di Via Bufalotta. Obiettivo prioritario è stato quello di offrire a coordinatori, laici e religiosi un valido apporto metodologico e di pensiero utile per consolidare e condividere processi e prassi virtuose, con un’apertura verso nuovi scenari e prospettive di miglioramento dell’offerta formativa.
CONVEGNO NAZIONALE - ROMA, 27-29 OTTOBRE 2017
I lavori si sono sviluppati lungo tre principali direttrici: il rapporto tra giovani, Chiesa e società nell’avvicinamento al Sinodo; le novità della normativa scolastica nei diversi ordini di scuola; la sussidiarietà nell’azione educativa, didattica e organizzativa della scuola salesiana.
In primo luogo i professori Rossano Sala docente di Pastorale Giovanile presso l’Università salesiana di Roma e Dario Nicoli docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, hanno approfondito le modalità in cui la scuola si inserisce nel percorso della Chiesa verso i giovani. In particolare è emerso il bisogno “kairologico”, per usare le parole di Sala, di una scuola che aiuti i giovani al discernimento, a maturare cioè una sensibilità per ciò che è bello, vero e buono ed una propensione alla cura dell’altro. La vera domanda per i giovani di oggi non deve più essere “chi sono io?”, ma deve tradursi in “per chi sono io” o “chi devo rendere felice per essere felice?”. È dunque nel momento in cui agiscono per l’altro che i giovani possono sperare di conquistare la loro identità. Perché tutto ciò sia possibile servono adulti capaci di ascolto, di dialogo, in grado di trasferire le alleanze del cuore in alleanze sociali e di far uscire la scuola dal privato per immetterla nel pubblico e nel sociale, al servizio della collettività. Ciò presuppone una scuola improntata alla sussidiarietà, terzo filone del convegno, principio affrontato in modalità diverse ma complementari dai professori Angelo Paletta, docente all’Università Alma studiorum di Bologna, e il dott.Giuseppe Maffeo (che si sono focalizzati rispettivamente sul Bilancio sociale e sui PON) e necessario per rilanciare in chiave unitaria l’associazionismo giovanile salesiano di PGS, CGS, TGS e VIDES. Torniamo alla provocazione iniziale: come si rafforza l’identità della scuola salesiana? Con i giovani e per i giovani. L’imperativo, per giovani e adulti, è semplice: rompere lo specchio dell’autoreferenzialità e trasformarlo in una finestra, sul mondo, sull’altro.