I mutevoli equilibri e le complessità del nostro tempo, i profondi cambiamenti della società italiana e le sfide dettate dalla globalizzazione impongono una particolare attenzione al ruolo odierno esercitato dalla Scuola. Il Piano “Una Scuola Salesiana al Sud Competente e Innovativa” intende rispondere alle difficoltà e al disorientamento culturale di operatori scolastici e famiglie nel sintonizzarsi su interessi, linguaggi, stili di apprendimento e forme di autodeterminazione delle nuove generazioni e alle esigenze emerse dall’analisi dei bisogni e dei disagi formativi evidenziati dalla ricerca psico-sociale ed intercettati dagli Enti Beneficiari. Intende, altresì, rispondere alla crescente necessità di sviluppare la dimensione comunitaria del lavoro docente, e scolastico in genere, promuovendo il contributo educativo di tutti gli attori partecipanti. Rivolge, nello specifico, particolare attenzione al ruolo esercitato dai genitori degli studenti nella relazione educativa stimolandone autoriflessione, creatività, collaborazione, confronto dialogico ed apertura a nuovi e possibili scenari di sviluppo.
La meta che la Scuola Salesiana desidera conseguire, e che persegue con rinnovato impegno, è quella di contribuire alla crescita formativa dei giovani al fine di formare futuri cittadini attivi e consapevoli delle proprie responsabilità, autonomi, dotati di sicure competenze culturali ed operative tali da poter consentire loro di vivere e agire in una società sempre più multietnica e tecnologicamente avanzata nel rispetto dell’Altro, disponibili alla collaborazione e alla solidarietà. Ciò che risulta essere necessario per rispondere responsabilmente ai bisogni del singolo e a favorirne lo sviluppo come persona autoregolata sono, dunque, il contributo concreto all’innovazione e alla qualificazione del sistema educativo e la promozione dell’alleanza educativa insegnanti-genitori. Il Piano, articolato in 15 progetti, affronta aspetti diversi, complementari ed innovativi dell’esercizio della professionalità docente, della gestione dell’attività didattica, e dell’Istituzione scolastica in genere, nella relazione con le famiglie degli studenti che richiedono un forte impegno personale affinché tutto ciò maturi in una cittadinanza capace di dare un contributo competente e personale al benessere del proprio territorio nel Sud Italia promuovendo l’inclusione, la solidarietà e la partecipazione responsabile. Nell’attività formativa si privilegia l’alternanza di momenti teorici e pratici: ricerca, elaborazione di conoscenze, competenze didattico-educative, organizzativo-gestionali, comunicative nonché role-playing, esercitazioni e proiezioni di slide consentono ai partecipanti di sperimentare direttamente i processi comunicativi oggetto di studio. Il criterio della reciprocità guida l’attività formativa al fine di suscitare riflessione, ricerca e pensiero condivisi.
I progetti 1 e 2, rivolti ad alcune realtà della Sardegna, si focalizzano sul tema della “L.I.M. in classe” ed ai benefici che essa comporta facilitando la memorizzare della scrittura e del disegno, l’uso di immagini, video e applicazioni software durante la lezione e incrementando la motivazione, l’attenzione e il coinvolgimento degli studenti.
I progetti 3, 4 e 5, rivolti ad alcune realtà della Calabria, della Campania e della Puglia, pongono attenzione alla “Scuola come comunità educante” affinché venga promossa la co-costruzione di una alleanza educativa nella consapevolezza di essere comunità adulta di educatori che persegue lo stesso nobile fine ovvero contribuire a formare persone responsabili, autonome e consapevoli delle proprie scelte.
Il progetto 6, rivolto a differenti realtà meridionali, si focalizza sul tema de ”la valutazione nella scuola dell'Infanzia" in cui si pone l’attenzione sulla necessità di non ridurre l’esperienza d’apprendimento infantile alla mera organizzazione e realizzazione delle attività didattiche, bensì si evidenzia l’importanza di un’equilibrata integrazione di momenti diversi di cura, di relazione, di apprendimento situazionale e diversificato (routine, azione, esplorazione, il contatto con la natura, l’arte e il territorio, il gioco, etc) che suggeriscano all’insegnante orientamenti, attenzioni, responsabilità e pratiche valutative nel creare itinerari di lavoro esperienziale volti a promuovere la competenza globale e unitaria.
Nei progetti 7, 8, 9, 10 e 11, rivolti a differenti realtà meridionali, si struttura un lavoro di auto-riflessione sul Bilancio Sociale con attenzione alla Mission di una scuola salesiana, ai valori che plasmano l’azione e danno significato alle scelte e alla vision che, per rispondere ai bisogni impliciti ed espliciti degli stakeholder, deve essere innovativa, concreta e lungimirante. La ri-lettura della propria identità permette di ridefinire la propria vision proiettandola nel lungo periodo su solide basi progettuali.
I progetti 12 e 14, rivolti ad alcune realtà della Sicilia, approfondiscono il “Sapere in azione e i processi d’innovazione didattica” in cui si affrontano aspetti diversi e complementari: il rapporto tra saperi disciplinari e didattica per competenze, da una parte, e dall’altra l’innovazione dell’attività didattica con l’introduzione di esperienze metodologiche coinvolgenti al fine di innalzare la qualità dell’apprendimento di tutti gli alunni.
Il progetto 13, rivolto alla realtà siciliana, si focalizza sul tema “Bullismo e sistema preventivo” evidenziando i benefici conseguenti all’adozione dell’approccio preventivo-promozionale salesiano teso a depotenziare la carica patogenica del rischio (preventivo) e a promuovere i fattori di salutogenesi (promozionale) del singolo e delle comunità su di un fenomeno che sembra diffondersi sempre più, anche a motivo delle nuove forme legate all’innovazione tecnologica, e che ingenera pressanti richieste di soluzione da parte di operatori scolastici e famiglie.
Approvato da Fonder in data 30 maggio 2018.