“La pace deve diventare una competenza e non rimanere un sentimento. Per questo costruire percorsi di pace significa comprendere la necessità di un’educazione integrale che promuova conoscenze, competenze, stili personali e sociali tesi a raggiungere il medesimo obiettivo.
La pace può definirsi anche essere in pace, fare pace, mantenere la pace, cercare la pace”. Così la Presidente nazionale Fidae, Virginia Kaladich, ha presentato il progetto “Mille lettere per la pace”, lanciato oggi dalla federazione, ad un anno dallo scoppio della guerra, con il Patrocinio dell’Ufficio nazionale per l’Educazione, la Scuola e l’Università della CEI. Il progetto, aperto a tutte le scuole di ogni ordine e grado, statali e paritarie, ma anche alle parrocchie e al mondo dell’associazionismo, ha lo scopo di raccogliere elaborati sotto forma di lettere, ma anche saggi, poesia, saggi, racconti o in un’altra forma espressiva, anche grafica, con uno specifico riferimento al tema della pace. Tutti gli elaborati verranno raccolti dal Comitato organizzativo della FIDAE che poi provvederà ad inviarli a Papa Francesco e al Patriarca russo Kirill. Nel mese di maggio una piccola rappresentanza consegnerà simbolicamente a Papa Francesco alcune lettere. “Tutti dobbiamo essere promotori di pace e di fratellanza tra gli uomini – ha aggiunto la Kaladich – e lo dobbiamo essere fin da piccoli perché è così che costruiremo il nostro futuro”.