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Decreto Sostegni bis, Agorà della Parità: bene i fondi per le paritarie, ora si prosegua verso vera parità

L’Agorà della Parità (AGeSC – Associazione Genitori Scuole Cattoliche, CdO Opere Educative – CNOS Scuola – Centro Nazionale Opere Salesiane, CIOFS Scuola – Centro Italiano Opere Femminili Salesiane, FAES – Famiglia e Scuola,

DECRETO SOSTEGNI BIS, AGORÀ DELLA PARITÀ: FONDI PER IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO SIANO DAVVERO PER TUTTI GLI ALUNNI E STUDENTI

L’Agorà della Parità: AGeSC - Associazione Genitori Scuole Cattoliche, CdO Opere Educative - CNOS Scuola - Centro Nazionale Opere Salesiane, CIOFS Scuola - Centro Italiano Opere Femminili Salesiane, FAES – Famiglia e Scuola, FIDAE – Federazione Istituti di Attività Educative, FISM - Federazione Italiana Scuole Materne, FONDAZIONE GESUITI Educazione) chiede che nel decreto sostegni bis,

La bambina con il vestito logoro: l’icona del 'divenire' cura.

La passione educativa, lo studio e la ricerca sulla figura  M. Domenica Mazzarello hanno  accompagnato suor M. Grazia Rizzo a scrivere questa interessante riflessione: La bambina con il vestito logoro: l’icona del 'divenire' cura.
Maria Domenica Mazzarello e il carisma salesiano vissuto al femminile.

Service Learning: un nuovo modo di "essere" scuola

Il Service Learning è una proposta pedagogica che traduce nell’oggi il Sistema Preventivo di Don Bosco e il suo modo di concepire la cittadinanza attiva. Il Miur nel 2018 ha trasmesso il documento “Una via italiana per il Service Learning” (nota 2700, 8/8/2018). Il testo nasce da una sperimentazione avviata in alcune scuole dove si è cercato di immaginare un nuovo modello di fare scuola per raggiungere alcuni obiettivi: trovare soluzioni più adeguate a promuovere apprendimenti significativi per gli alunni che crescono in un complesso contesto storico e culturale; recuperare la dimensione sociale dell’apprendimento; sviluppare competenze relazionali e di cittadinanza al pari di quelle disciplinari, in cui possano essere potenziati autonomia, pensiero critico e responsabilità; avviare un nuovo modello di sviluppo caratterizzato dalla sostenibilità.
“Il Service Learning è una proposta di fare scuola che può spargere i semi del cambiamento. Non è qualcosa che si aggiunge alle normali pratiche didattiche né un nuovo metodo di insegnamento, è molto di più: si tratta di un approccio pedagogico che porta a ripensare i contenuti ed i metodi secondo la logica della trasformazione migliorativa della realtà, unendo il Learning, l’apprendimento, al Service, l’impegno costruttivo per la comunità” (Una via italiana al SL)
Attraverso il Service Learning la scuola può avviare percorsi educativi che sensibilizzino e contribuiscano alla realizzazione degli impegni che i Paesi dell’Organizzazione delle Nazioni Unite hanno sottoscritto nel 2015 nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Ci sollecita, in particolare, l’Enciclica profetica di Papa Francesco “Laudato sii”: “La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare. Il Creatore non ci abbandona, non fa mai marcia indietro nel suo progetto di amore, non si pente di averci creato. L’umanità ha ancora la capacità di collaborare per costruire la nostra casa comune.” (n.3)
La nostra scuola salesiana, in questo anno scolastico 2020/21 vuole privilegiare il Service Learning come una nuova e innovativa metodologia didattica che traduce la proposta pedagogica salesiana e che rende la scuola non come un mero luogo di apprendimento ma come spazio di crescita umana e cristiana: “E’ nella solidarietà culturale, esperienziale, comunicativa la caratteristica del Sistema Preventivo di don Bosco che noi, salesiane Figlie di Maria Ausiliatrice, continuiamo oggi, tra istruzione, formazione, educazione e servizio nelle scuole di ogni ordine e grado, in tutte le regioni d’Italia” (CIOFS Scuola, Didattica della solidarietà, Franco Angeli 2019).
E così tra Delfino mangia carta, Rana mangia vetro e metallo, Giraffa mangia plastica l’Infanzia ha imparato a differenziare i rifiuti; mentre la Scuola Primaria tra strumenti musicali costruiti con materiale di riciclo, la cura di un’alimentazione più sana e l’attenzione a non sprecare la merendina, l’uso responsabile dell’acqua e la creazione di un piccolo giardino sempre con materiale di riciclo ha approfondito temi e, soprattutto, a cominciato a modificare stili di vita.
Cambiare si può! E noi, eredi del carisma di Don Bosco e di Madre Mazzarello, lo vogliamo fare scommettendo sulle nuove generazioni che sono il nostro presente e il nostro futuro.

La Direttrice
Suor Carla Monaca

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Valutazione periodica e finale nelle classi intermedie - Primo e secondo ciclo di istruzione. NOTA del MI

Il Capo dipartimento del Ministero dell’Istruzione, Stefano Versari, nella nota 699 del 6 maggio 2021, dà ulteriori indicazioni in merito alla valutazione periodica e finale nelle classi intermedie per il primo e secondo ciclo di istruzione.

La Nota richiama quanto previsto dal decreto legge 183 del 31 dicembre 2020, convertito con modificazioni, nella legge 21 del 26 febbraio 2021, che, a causa dell’emergenza sanitaria, equipara, anche per il corrente anno scolastico, la valutazione degli apprendimenti realizzata a distanza a quella realizzata in presenza. Per gli alunni e gli studenti con disabilità certificata ai sensi della legge n. 104 del 1992, si procede alla valutazione degli apprendimenti e del comportamento sulla base del piano educativo individualizzato, anche tenendo conto degli adattamenti richiesti dalle disposizioni impartite per affrontare l’emergenza epidemiologica. Per gli alunni e gli studenti con diagnosi di disturbo specifico di apprendimento ai sensi della legge n. 170 del 2010, la valutazione degli apprendimenti è coerente con il piano didattico personalizzato.

In questa cornice, la nota riepiloga la normativa di riferimento per i diversi gradi di scuola, in particolare:

per la scuola primaria: il DLgs 62/2017 e l’O.M. 172/2020
per la scuola secondaria di primo grado: DLgs 62/2017
per la scuola secondaria di secondo grado: DPR 122/2009.
Inoltre, si richiama l’attenzione sul fatto che la valutazione degli apprendimenti nelle complesse circostanze determinate dalla situazione emergenziale, deve avvenire “tenendo debito conto delle difficoltà incontrate dagli alunni e dagli studenti in relazione alle situazioni determinate dalla già menzionata situazione emergenziale”.

Scrutini secondaria primo grado, voto in decimi. 
Per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado, la nota ministeriale ricorda che valutazione finale degli apprendimenti per le classi prime e seconde è espressa con voto in decimi ai sensi dell’articolo 2 del decreto legislativo n. 62/2017, tenendo conto dell’effettiva attività didattica svolta, in presenza e a distanza.
Il Ministero evidenzia che nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva, secondo quanto previsto dall’articolo 6, comma 2, del decreto legislativo n. 62/2017. 
Per la valutazione del comportamento, questa è espressa con un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione in applicazione dell’articolo 2, comma 5, del d. lgs. 62/2017. Per procedere alla valutazione finale dell’alunno, le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie deroghe rispetto al requisito di frequenza di cui all’articolo 5 del decreto legislativo n. 62/2017, anche con riferimento alle specifiche situazioni dovute all’emergenza pandemica.  In premessa, il Ministero esorta le scuole a considerare nella valutazione degli alunni e degli studenti la complessità del processo di apprendimento maturato nel contesto dell’attuale emergenza epidemiologica. 

Valutazione classi intermedie primo e secondo ciclo. 
Scuola primaria
La valutazione finale degli apprendimenti è espressa mediante l’attribuzione di giudizi descrittivi per ciascuna disciplina di studio, compreso l’insegnamento di educazione civica.
Gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione.
I docenti  della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere gli alunni alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.
La certificazione delle competenze, così come chiarito dal decreto ministeriale n. 742/2017, è rilasciata agli alunni delle classi quinte ammessi al successivo grado di istruzione.

Scuola secondaria di primo grado 
La valutazione finale degli apprendimenti per le classi prime e seconde è espressa con voto in decimi ai sensi dell’articolo 2 del decreto legislativo n. 62/2017, tenendo conto dell’effettiva attività didattica svolta, in presenza e a distanza.
Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva.
La valutazione del comportamento è espressa con un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione.
Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie deroghe rispetto al requisito di frequenza anche con riferimento alle specifiche situazioni dovute all’emergenza pandemica.

NOTA