Il Ministero Istruzione ha pubblicato la nota 1385 del 29/12/2021 avente per oggetto: rilevazione dei fabbisogni di mascherine FFP2 – art. 16 DL n. 221/2021, che riportiamo a seguire, integralmente.
A partire dal 7 GENNAIO 2022 si potrà acquistare in libreria oppure online la nuova pubblicazione del CIOFS Scuola “In ascolto della bellezza” stampato dalla casa editrice Franco Angeli. È un testo pensato per provocare gli insegnanti a una rilettura del loro insegnamento e della loro pratica didattica, dando uno spessore di ascolto di sé e degli alunni che ci sono affidati.
PREFAZIONE della PRESIDENTE del CIOFS Scuola FMA, suor Marilisa Miotti:
Accendere il desiderio per vedere le cose in modo nuovo, suscitare uno sguardo positivo sulla realtà quotidiana, sull’umanità intera, sulla storia, mettersi in ascolto del suono delle campane, della narrazione di una vita e della Parola è compito anche della scuola con tutto ciò che essa offre. Ogni occasione è un invito ad entrare in contatto con il mondo, aprirsi all’essere, che è bellezza e amore, se si accede alla forza creativa presente nell’intimo di ogni persona, traccia dell’amore di Dio.
Da queste considerazioni e da questa linea pedagogica, che ha le sue premesse nel manifesto delle Scuole FMA in Italia, è nata l’intenzione di raccogliere esperienze e riflessioni di insegnanti, di amici su ciò che suscita bellezza nel cuore e nella mente di ciascuno per metterci in ascolto della sua esistenza in tutto quello che si tocca, si vede, si ascolta.
Si avverte in ogni contesto, infatti, soprattutto oggi, il bisogno di recuperare il legame tra trascendente e sensibile, riscoprendo in ogni persona l’anelito profondo di felicità.
Nella storia del pensiero filosofico e teologico, a partire in particolare da Sant’Agostino, si è sviluppata una concezione della corporeità più positiva e coerente con la rivelazione cristiana.
Oggi è necessario riconsegnare la convinzione che il trascendente ha un suo intreccio con la storia e la sensibilità dell’essere umano.
Questa necessità è ben presentata e sviluppata nell’articolo «Riscoprire i sensi spirituali. Una sfida per l’educazione» di Linda Pocher, tema di riferimento per tutti gli articoli del libro.
«In ascolto della bellezza» è nato così, da questa esigenza di ridare alla scuola la dignità di essere il luogo in cui ci si interroga sulla possibilità di incontrare Dio attraverso la letteratura, l’arte, la matematica e il creato; di essere luogo in cui si può realizzare questo incontro, accompagnando gli alunni a comprendere e a sperimentare come l’essere umano, fatto di carne e ossa, intelligenza e visioni, possa entrare in comunione con il Creatore.
Il titolo «In ascolto della bellezza» si avvale di una figura retorica, una sinestesia che accompagna le domande e le risposte della mente e del corpo, dei sensi e del cuore, dell’intelligenza e della spiritualità che vanno ascoltate.
Il testo non è certamente un trattato sulla bellezza, e nemmeno esaustivo delle esperienze che propone. Vuole essere uno strumento per risvegliare l’attenzione sui nostri sensi spirituali che, se ben guidati soprattutto nel tempo della formazione scolastica, portano all’interiorità. Si consegnano alla bellezza, alla relazione, all’apprezzamento estetico e si aprono alla formazione della coscienza, al tendere verso qualcosa che sublima la dimensione creaturale in spiritualità.
Gli articoli sono frutto dell’esperienza speculativa e didattica. Alcuni autori sono persone molto note per i loro apporti filosofici, letterari, teologici e lavorano in ambito universitario e pastorale, altri sono docenti di scuole secondarie, altri ancora esperti in vari ambiti sempre a contatto con il mondo dei giovani. Le loro competenze sono variegate, così come i contributi, che toccano tanti aspetti del tema trattato. La bellezza è una domanda che nasce dal cuore e dalla mente, in cerca di risposte attraverso la realtà sensibile per soddisfare la profondità dell’essere: è questo il filo rosso che li accomuna, è questo il nuovo, è dentro qui che viene allenata l’educazione allo sguardo e all’ascolto interiore.
Il testo è costituito da una parte iniziale data da un’introduzione filosofico-antropologica del prof. Giovanni Grandi e dal testo fondante di Linda Pocher in cui, oltre ad un excursus storico filosofico, l’autrice presenta i sensi spirituali quali porte e finestre per entrare e osservare scoprendo i doni dello Spirito da incontrare per lasciarsi attirare dall’amore di Dio.
Seguono quattro aree, che raccolgono contributi complementari: talvolta di esperienze, altri di riflessione.
Area 1. In ascolto della parola in cui la narrazione dei miti e le espressioni della poesia o delle parabole mettono in risalto il dialogo, la costruzione della comunicazione, il valore della parola.
Area 2. Lo sguardo sull’arte di ieri e di oggi ci fa incontrare con il linguaggio dei colori e degli artisti antichi e contemporanei che non solo raccontano le loro esperienze, ma illustrano e interpretano brani della Bibbia trasformando le pareti delle basiliche in pagine da leggere.
E il mondo contemporaneo racconta la bellezza del movimento e del suono con il cinema e la musica, arti che coinvolgono tutto l’essere.
Area 3. Toccare il creato, che è dono da custodire con delicatezza, che ci parla del suo Creatore e che grida, oggi, l’urgenza di essere salvaguardato attraverso un’educazione integrale è un tema che si sviluppa attraverso considerazioni sul cielo stellato, sull’energia che la vita porta in sé da rispettare con stupore e grande meraviglia.
Area 4. Il gusto dell’incontro mette in evidenza l’esigenza profonda di ogni creatura, il suo anelito ad essere riconosciuta, il desiderio di essere amata. La bellezza dell’amore pervade tutta la nostra esistenza, la rende inquieta e si rasserena solo quando incontra uno sguardo accogliente da cui scaturisce il gusto dell’incontro.
A conclusione una lettura pedagogica sulla scuola come luogo di dialogo tra fede e cultura con una postfazione che rilegge tutti i temi in chiave salesiana, sull’indispensabile risveglio dei sensi spirituali, come cura di un atteggiamento ricettivo senza il quale nessuna bellezza può prendere dimora nella nostra anima. Don Bosco incoraggiando il teatro, la musica, le uscite in campagna, il gioco in cortile non ha fatto altro che coltivare il bello dell’incontro e dell’espressione in tutte le sue forme.
Ed infine un ringraziamento a tutti gli autori e a Francesca Venturelli FMA che, a nome del Direttivo CIOFS Scuola FMA, ha curato tutta la struttura del libro e l’iter di redazione.