Vogliamo esprimere la nostra gratitudine facendo riecheggiare alcune riflessioni che qualche anno la Madre affidò all'Associazione CIOFS Scuola, indicazioni ancora molto attuali.
Ecco in sintesi alcune prospettive per le nostre Scuole in Italia:
- rafforzare la convinzione della validità della missione della scuola cattolica salesiana e credere che è possibile educare anche oggi;
- potenziare la formazione insieme di FMA e laici per sviluppare il carisma educativo salesiano come risposta alle essigenze culturali dell'oggi;
- far evolvere una visione di futuro rafforzando la corresponsabilità dei laici;
- agire come "scuola aperta" nella Chiesa e nel territorio;
- curare una nuova gestione per assicurare il futuro.
Alcuni aspetti che aiutano a realizzarle, tenendo conto che:
- le scuole sono, nello stesso tempo, luoghi didattici e luoghi educativi, per cui è urgente ridefinirne oggi la funzione nella vita sociale;
- le scuole sono chiamate a diventare luoghi di progettazione sociale partecipata, laboratori di vita;
- le scuole sono sfidate da un nuovo analfabetismo, che ha alla base la teoria della non esistenza di una verità - religiosa, politica, ideale...- con cui confrontarsi.
E' essenziale rafforzare la convinzione dell'importanza di una pastorale scolastica di qualità. Così Don Bosco e Madre Mazzarello hanno inteso il nostro impegno nell'educazione formale. E' in esse che si trova la possibilità di una proposta culturale continuata e organica. La scuola, infatti, è il luogo sistematico in cui le/i giovani imparano ad organizzare le idee secondo una precisa visione, tanto più in un tempo di emergenza educativa. La scuola è l'ambiente in cui non solo si trasmettono conoscenze ma è luogo che arricchisce sul piano culturale, umano e spirituale, specialmente nella collaborazione, nel confronto onesto e rispettoso con i laici e nel dialogo con gli stessi giovani. In questi momenti è opportuno ricordare che la passione del da mihi animas coetera tolle richiede di vivere il mistero pasquale che ha il volto dell'ascesi e porta vita e vita in abbondanza e che in un certo senso anche la scuola oggi può essere considerata un luogo di frontiera.
C'è un patromonio ricchissimo di sperienze educative attuate in decenni di lavoro pastorale che non possiamo perdere e va trasmesso con passione di generazione in generazione. L'adattabilità, l'audacia e la creatività, mossi dall'amore educativo, ci faranno sperimentare insieme la gioia di accogliere un'eredità attualizzandola secondo le esigenze di questo tempo storico.
In conclusione, la Madre invita
a scommettere nuovamente sulla scuola, sull'educazione formale, ricordando che a noi è affidato il presente e il futuro della Chiesa e della società italiana: l'EDUCAZIONE DEI GIOVANI!