Normativa

#IoTornoaScuola: una nuova sezione del sito del Ministero dell’Istruzione

È online da oggi #IoTornoaScuola, la sezione del sito del Ministero dell’Istruzione dedicata al rientro a scuola, in presenza e in sicurezza, a settembre. L’area web sarà in continuo aggiornamento e conterrà documenti e informazioni utili per l’anno scolastico 2021/2022.

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’: Covid-19 – le indicazioni di prevenzione per la riapertura delle scuole

Il ministero Istruzione, pubblica sul proprio sito istituzionale il link al documento strategico, elaborato dall’Istituto Superiore di Sanità, per la prevenzione e il controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 e un piano di monitoraggio per controllare la circolazione del virus negli istituti, sono stati messi a punto per tutelare lo svolgimento della didattica in presenza.

Valutazione periodica e finale nelle classi intermedie - Primo e secondo ciclo di istruzione. NOTA del MI

Il Capo dipartimento del Ministero dell’Istruzione, Stefano Versari, nella nota 699 del 6 maggio 2021, dà ulteriori indicazioni in merito alla valutazione periodica e finale nelle classi intermedie per il primo e secondo ciclo di istruzione.

La Nota richiama quanto previsto dal decreto legge 183 del 31 dicembre 2020, convertito con modificazioni, nella legge 21 del 26 febbraio 2021, che, a causa dell’emergenza sanitaria, equipara, anche per il corrente anno scolastico, la valutazione degli apprendimenti realizzata a distanza a quella realizzata in presenza. Per gli alunni e gli studenti con disabilità certificata ai sensi della legge n. 104 del 1992, si procede alla valutazione degli apprendimenti e del comportamento sulla base del piano educativo individualizzato, anche tenendo conto degli adattamenti richiesti dalle disposizioni impartite per affrontare l’emergenza epidemiologica. Per gli alunni e gli studenti con diagnosi di disturbo specifico di apprendimento ai sensi della legge n. 170 del 2010, la valutazione degli apprendimenti è coerente con il piano didattico personalizzato.

In questa cornice, la nota riepiloga la normativa di riferimento per i diversi gradi di scuola, in particolare:

per la scuola primaria: il DLgs 62/2017 e l’O.M. 172/2020
per la scuola secondaria di primo grado: DLgs 62/2017
per la scuola secondaria di secondo grado: DPR 122/2009.
Inoltre, si richiama l’attenzione sul fatto che la valutazione degli apprendimenti nelle complesse circostanze determinate dalla situazione emergenziale, deve avvenire “tenendo debito conto delle difficoltà incontrate dagli alunni e dagli studenti in relazione alle situazioni determinate dalla già menzionata situazione emergenziale”.

Scrutini secondaria primo grado, voto in decimi. 
Per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado, la nota ministeriale ricorda che valutazione finale degli apprendimenti per le classi prime e seconde è espressa con voto in decimi ai sensi dell’articolo 2 del decreto legislativo n. 62/2017, tenendo conto dell’effettiva attività didattica svolta, in presenza e a distanza.
Il Ministero evidenzia che nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva, secondo quanto previsto dall’articolo 6, comma 2, del decreto legislativo n. 62/2017. 
Per la valutazione del comportamento, questa è espressa con un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione in applicazione dell’articolo 2, comma 5, del d. lgs. 62/2017. Per procedere alla valutazione finale dell’alunno, le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie deroghe rispetto al requisito di frequenza di cui all’articolo 5 del decreto legislativo n. 62/2017, anche con riferimento alle specifiche situazioni dovute all’emergenza pandemica.  In premessa, il Ministero esorta le scuole a considerare nella valutazione degli alunni e degli studenti la complessità del processo di apprendimento maturato nel contesto dell’attuale emergenza epidemiologica. 

Valutazione classi intermedie primo e secondo ciclo. 
Scuola primaria
La valutazione finale degli apprendimenti è espressa mediante l’attribuzione di giudizi descrittivi per ciascuna disciplina di studio, compreso l’insegnamento di educazione civica.
Gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione.
I docenti  della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere gli alunni alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.
La certificazione delle competenze, così come chiarito dal decreto ministeriale n. 742/2017, è rilasciata agli alunni delle classi quinte ammessi al successivo grado di istruzione.

Scuola secondaria di primo grado 
La valutazione finale degli apprendimenti per le classi prime e seconde è espressa con voto in decimi ai sensi dell’articolo 2 del decreto legislativo n. 62/2017, tenendo conto dell’effettiva attività didattica svolta, in presenza e a distanza.
Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva.
La valutazione del comportamento è espressa con un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione.
Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie deroghe rispetto al requisito di frequenza anche con riferimento alle specifiche situazioni dovute all’emergenza pandemica.

NOTA

 

Piano Operativo per le Scuole 2021/2022

Il Consiglio dei Ministri ha pubblicato il pacchetto di norme per la riapertura della scuola in presenza. Dal green pass per i docenti, all’uso della mascherina, alle regole per il distanziamento, il decreto approvato dal governo individua le principali misure per il rientro in aula, che saranno accompagnate da un apposito Piano operativo predisposto dal Ministero dell’Istruzione. Il Piano ha avuto, sempre ieri, l’ok di Regioni, Comuni e Province, in Conferenza Unificata, e sarà inviato alle Istituzioni scolastiche insieme ad uno specifico Protocollo di sicurezza per il settore scuola.

“Il Ministero è al lavoro da mesi per la ripartenza di settembre - chiarisce il Ministro Patrizio Bianchi -. Da febbraio abbiamo sempre guardato a questo obiettivo e ci siamo impegnati costantemente per raggiungerlo, in collaborazione anche con le Regioni e gli Enti locali, che ringrazio. Abbiamo stanziato oltre 2 miliardi per il rientro in sicurezza - prosegue Bianchi - compresi 270 milioni per l’edilizia scolastica leggera e l’affitto di spazi ulteriori per la didattica. Fondi che distribuiremo, per la prima volta, tenendo conto in via prioritaria della quantità di alunni presenti sui territori e delle classi numerose”.

Le decisioni del governo

Il decreto legge approvato oggi prevede che nell’anno scolastico 2021/2022 l’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della secondaria di primo e secondo grado dovrà essere svolta in presenza. La misura è derogabile con provvedimenti dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome esclusivamente nelle zone arancioni e rosse, solo in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità e per singole istituzioni scolastiche o per quelle presenti in specifiche aree territoriali. Il confine della deroga, dunque, risulta essere ben delineato.

Restano il metro di distanza e l'uso delle mascherine. Dove le condizioni strutturali-logistiche degli edifici scolastici non consentono il distanziamento di sicurezza interpersonale di un metro, è previsto sempre l’obbligo delle mascherine. Queste ultime non dovranno essere indossate dai bambini di età inferiore ai sei anni e dai soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso di questi dispositivi. Resta ferma, come lo scorso anno, l’impossibilità di accedere o permanere nei locali scolastici in caso di sintomatologia respiratoria o temperatura corporea che supera i 37,5°.

Tutto il personale scolastico dovrà possedere il Green pass, che costituisce requisito essenziale per lo svolgimento delle prestazioni lavorative. Il mancato rispetto del requisito è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso. Questa disposizione non si applica al personale che, per motivi di salute, è esente dalla campagna vaccinale secondo i criteri indicati dal Ministero della Salute. I lavoratori fragili sono tutelati. Il Green pass non è previsto per studenti e studentesse.

Il Ministro Patrizio Bianchi ricorda che “il mondo della scuola è quello che ha reagito di più e più prontamente all’appello alla vaccinazione” e ringrazia “l’85% del personale scolastico che si è vaccinato”.

La somministrazione dei pasti nelle scuole dovrà essere effettuata da personale anch’esso dotato di Green pass che indossi dispositivi di protezione delle vie respiratorie. Si prevede inoltre una maggiore tutela legale per il personale scolastico che, nell’adempimento dei doveri d’ufficio, debba trovare soluzione a problemi tecnico scientifici di particolare difficoltà.

Il Piano scuola

Le scuole riceveranno un apposito Piano operativo predisposto dal Ministero,  insieme ad un Protocollo di sicurezza dedicato al settore scolastico. Somministrazione dei pasti, cura degli ambienti, la conferma della figura del referente Covid, le regole relative all’educazione fisica, all’utilizzo delle palestre, alle assemblee studentesche, a studentesse e studenti con disabilità sono alcuni dei temi toccati dal Piano che consente alle scuole di organizzare le loro attività per il prossimo anno e tiene conto delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico dello scorso 12 luglio.

Link al sito del Ministero dell'Istruzione

MIUR: Piano Scuola Estate

Un Piano per l’estate da 510 milioni di euro per consentire a studentesse e studenti di recuperare socialità e rafforzare gli apprendimenti, usufruendo di laboratori per il potenziamento delle competenze (ad esempio Italiano, Matematica, Lingue), di attività educative incentrate su musica, arte, sport, digitale, percorsi sulla legalità e sulla sostenibilità, sulla tutela ambientale. Obiettivo:  utilizzare i mesi estivi per costruire un ponte verso il prossimo anno scolastico, attraverso un’offerta che rappresenta una risposta alle difficoltà emerse nel periodo della pandemia, ma che intende anche valorizzare le buone pratiche e le esperienze innovative nate proprio durante l’emergenza. Le attività saranno complementari e integrate con quelle organizzate dagli Enti locali. Le risorse saranno dedicate soprattutto alle aree più fragili del Paese, in particolare del Sud.