Cari tutti,
la legge 62 del 2000 riconosce la piena parità fra scuole statali e scuole private in possesso di determinati requisiti. Tuttavia, fino ad ora questa legge, di fatto, non aveva trovato piena attuazione. Con l’approvazione nelle commissioni I e XI dell’emendamento alla legge 75/23 (il cosiddetto PA bis), si è finalmente compiuto un significativo passo in avanti, proprio sulla strada della concreta attuazione della normativa sulla parità scolastica. Si è parlato giustamente di “svolta storica”.
Con un Comunicato del 28 giugno 2023, il Ministero dell’Istruzione e del Merito rende noto che ha avuto luogo un incontro fra il Ministro e lo staff tecnico del Ministero. Dopo la lettura della relazione conclusiva dei lavori condotti da esperti sul tema del bullismo, sono state individuate dal Ministro tre linee di intervento:
ridare valore al comportamento dello studente e al voto di condotta;
modificare l’istituto della sospensione;
definire presupposti, termini e contenuto delle attività di cittadinanza solidale.
Con un successivo Comunicato del 29 giugno 2023, il MIM entra nel dettaglio delle tre linee di intervento, che prevedono una revisione normativa che riguarderà il D.P.R 22 giugno 2009 n.122, relativo alla valutazione degli apprendimenti e del comportamento, e del D.P.R 24 giugno 1998 n. 249, che reca lo Statuto delle studentesse e degli studenti.
Il MIM prevede tre direttrici:
Prima direttrice:
- Si precisa che il voto assegnato per la condotta è riferito a tutto l’anno scolastico e che nella valutazione dovrà essere dato particolare rilievo a eventuali atti violenti o di aggressione nei confronti degli insegnanti, di tutto il personale scolastico e degli studenti.
- Nelle scuole secondarie di I grado si ripristina la valutazione del comportamento, che sarà espressa in decimi e farà media, modificando così la riforma del 2017.
- La valutazione del comportamento inciderà sui crediti per l’ammissione all’Esame di Stato conclusivi della scuola secondaria di secondo grado.
- La normativa attuale, che presenta varie criticità e ambiguità, prevede che la bocciatura, a seguito di attribuzione di 5 per la condotta, sia attuata esclusivamente in presenza di gravi atti di violenza o di commissione di reati. Con la riforma si stabilisce invece che l’assegnazione del 5, e quindi della conseguente bocciatura, potrà avvenire anche a fronte di comportamenti che costituiscano gravi e reiterate violazioni del Regolamento di Istituto.
- L’assegnazione del 6 per la condotta genererà un debito scolastico (nella scuola secondaria di secondo grado) in materia di Educazione civica, che dovrà essere recuperato a settembre con una verifica avente ad oggetto i valori costituzionali e i valori di cittadinanza.
Seconda direttrice:
- Si ritiene che la misura della sospensione, intesa come semplice allontanamento dalla scuola, sia del tutto inefficace e, anzi, possa generare conseguenze negative sullo studente. Si prevede pertanto che la sospensione fino a 2 giorni dalle lezioni in classe comporti più scuola, più impegno e più studio. Lo studente sospeso sarà coinvolto in attività scolastiche -assegnate dal consiglio di classe- di riflessione e di approfondimento sui temi legati ai comportamenti che hanno causato il provvedimento. Questo percorso si concluderà con la produzione di un elaborato critico su quanto è stato appreso, che sarà oggetto di opportuna valutazione da parte del consiglio di classe.
- Qualora la sospensione superi i 2 giorni, lo studente dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate. La convenzione conterrà le opportune coperture assicurative.
Terza direttrice:
- Nel caso di sospensione superiore ai 2 giorni, se verrà ritenuto opportuno dal consiglio di classe, l’attività di cittadinanza solidale potrà proseguire oltre la durata della sospensione, e dunque anche dopo il rientro in classe dello studente, secondo principi di temporaneità, gradualità e proporzionalità. Ciò al fine di stimolare ulteriormente e verificare l’effettiva maturazione e responsabilizzazione del giovane rispetto all’accaduto.
Le decisioni che riguardano queste misure saranno adottate dalle singole scuole, nello specifico dai consigli di classe, nel rispetto dell’autonomia scolastica.