Comunicati Stampa

Esclusione docenti paritarie dal concorso

Il decreto-legge salva precari, approvato il 10 ottobre, autorizza il Miur a bandire un concorso straordinario abilitante per l’assunzione di 24.000 docenti nella scuola secondaria statale di I e II grado per l’anno scolastico 2020/2021. Nonostante le ben note necessità delle scuole paritarie, che la legge 62/2000 obbliga ad avvalersi di docenti abilitati (pena la chiusura), riconosciute anche nel testo dell’intesa firmata lo scorso 11 giugno dal precedente Governo, lo Stato, cui spetta il diritto-dovere di abilitare i docenti, ha deciso di non includere nel concorso i docenti non abilitati che insegnano nelle paritarie. Ribadiamo: non se ne comprendono le ragioni!

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Alunni con disabilità e scuole paritarie

“Garantire il diritto di scelta dei servizi ritenuti più idonei”. Secondo l’art. 5 della legge 104/1992 il diritto di scelta dei servizi è uno degli obiettivi da perseguire per realizzare l’integrazione sociale delle persone con disabilità.
Nell’anno scolastico 2017/2018 (Focus Miur settembre 2018) gli alunni con disabilità che frequentavano le scuole statali italiane di ogni ordine e grado erano 245.723, il 3,1% del totale della popolazione studentesca, con un aumento percentuale rispetto alla rilevazione precedente (+0,2%), e un aumento complessivo rispetto all’anno scolastico 2014/2015 pari a circa l’8,4%.

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Percorsi di abilitazione per docenti paritaria

Ieri è stata stipulata una nuova intesa tra il Miur e le OOSS della scuola in materia di reclutamento e abilitazione del personale docente.
A differenza di quanto previsto nell’analoga intesa stipulata l’11 giugno scorso, il nuovo accordo esclude i docenti “precari” che insegnano nelle paritarie dalla partecipazione alle procedure riservate di abilitazione. È una esclusione particolarmente grave, dato che l’esigenza è stata esplicitamente posta più volte e non se ne comprendono le ragioni.